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Prestito D'onore

n.d.

Prestito D'onore

Lavoro Autonomo

Destinatari: Destinatari delle agevolazioni per il prestito d'onore sono i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
·         maggiore età alla data di presentazione della domanda
·         non occupazione al momento della presentazione della domanda o nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda. Si considerano occupati: titolari di contratti di lavoro dipendente e i percettori di redditi assimilabili a quelli di lavoro dipendente (art. 50 T.U.I.R.); titolari di contratti di lavoro a progetto (ex Co.Co.Co.); iscritti ad albi professionali, in quanto soggetti che esercitano una libera professione; titolari di partita IVA, indipendentemente dalla sua movimentazione; imprenditori, familiari e coadiutori di imprenditori; artigiani (iscritti all’albo).
·         residenza alla data del 1° gennaio 2000 nei territori di applicazione della normativa (il solo requisito della residenza è relativo all'intero territorio di quei comuni che anche solo in parte ricadono nelle aree agevolabili), oppure nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda. Nei medesimi territori deve essere ubicata la sede legale, amministrativa e operativa delle iniziative.
Il titolare della ditta individuale deve essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, dei requisiti di abilitazione richiesti dalla normativa vigente per l’avvio dell’attività.
Iniziative ammissibili: Le iniziative possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio).
 
Sono però ESCLUSE le attività che si riferiscono a produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, trasporti (di merci conto terzi e di persone in numero superiore a 9), servizi socio-assistenziali e formazione, se perseguono scopi pubblici ovvero se vengono erogati in sostituzione dello Stato o di Enti Pubblici su espresso incarico di questi.

Sono agevolate solo le iniziative la cui realizzazione avvenga in forma di ditta individuale. Gli investimenti complessivi non possono superare i 25.823 euro.

Agevolazioni finanziarie: Ai sensi della delibera CIPE del 9 maggio 2003, n. 16 - pubblicata sulla G.U. n. 156 dell’8 luglio 2003 - sono stati richiamati i principi di cui all’art. 72, comma 2 della legge 289 anche in merito alle gestione delle misure agevolative di cui al Titolo II del D.Lgs. 185/00; pertanto le agevolazioni concedibili per la misura Lavoro Autonomo sono le seguenti:
 
A) per iniziative con investimenti compresi da 25.822,24 € a 5.164,57 €:
 
1) mutuo agevolato per gli investimenti, restituibile in cinque anni con le modalità di cui all’art. 7 del DM 295 del 28 maggio 2001, nella misura del 50% del totale dei contributi concedibili (investimenti ammissibili + massimale del contributo in conto gestione) e comunque per un importo non superiore a 15.493,71 Euro;
 
2) contributo a fondo perduto per gli investimenti nella misura pari alla differenza tra gli investimenti ammessi e l’importo del mutuo agevolato;
 
3) contributo sulle spese di gestione per il 1° anno per un ammontare massimo di 5.164,57 Euro.
 
B) per iniziative con investimenti inferiori a 5.164,57 €:
 
1) mutuo agevolato per gli investimenti, restituibile in cinque anni con le modalità di cui all’art. 7 del DM 295 del 28 maggio 2001, pari agli investimenti ammissibili;
 
2) contributo a fondo perduto sulle spese di gestione per il 1° anno per un ammontare massimo pari all’importo del mutuo agevolato.
 
Al momento della stipula del contratto di agevolazione, è possibile avere un anticipo pari al 40% del totale dei contributi; il saldo sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli investimenti, anche sulla base di fatture da quietanzare successivamente all’erogazione.
Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni; entro lo stesso termine dovrà essere presentata la richiesta del saldoper le relative spese. Non verranno concesse proroghe.
Anche per la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 40% delle spese previste; il saldosarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, della documentazione giustificativa di spesa.
La richiesta di rimborso delle spese di gestione del primo anno di attività dovrà essere presentata entro 18 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.
 
Vincoli sull'attività finanziata e sugli investimenti: Oltre a quanto verrà disciplinato dal contratto di finanziamento, si sottolinea che:
-         l'attività prevista nel progetto approvato deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni decorrente dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni;
-         i beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all'esercizio dell'attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni decorrente dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e comunque fino all'estinzione del mutuo;
-         la sede legale, amministrativa ed operativa dell’attività deve essere mantenuta nei territori agevolati per un periodo di almeno cinque anni decorrente dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni.
La violazione delle disposizioni di cui sopra comporta la revoca delle agevolazioni concesse.
I beni oggetto del finanziamento devono essere coperti da idonee garanzie assicurative contro i danni per furto e incendio.